La visita vi porterà nel cuore verde dello Stato più piccolo del mondo. Un cuore comunque grande, perché più di un terzo dei quarantaquattro ettari che compongono il piccolo Stato, è occupato proprio da queste aree verdi.
Nel corso dei secoli, dal 1200 e per opera dei vari pontefici, questi giardini si sono sviluppati e arricchiti, e oggi, eccoli intorno a noi che ci raccontano le storie che si sono avvicendate in tanti secoli di Papato.
I giardini del Vaticano sono un incontro singolare tra natura, arte e fede cristiana. La natura curata con amore, le opere di tanti artisti, architetti, costruttori e la Fede che ha ispirato coloro che hanno voluto queste opere, si fondono in un luogo unico e armonioso.
SEVIZIO MOMENTANEAMENTE SOSPESO
Qui possiamo ammirare fiori e piante mediterranee, specie esotiche importate da continenti lontani, prati verdeggianti, alberi secolari, siepi, e persino un piccolo bosco.
E’ una concentrazione unica di strutture architettoniche e artistiche: tempietti, casine, grotte, fontane, torri, antiche mura, statue, reperti archeologici. Opere che sono memoriali di eventi, di luoghi, di Santi legati alla bimillenaria storia della Chiesa.
I giardini sono un’oasi di pace discreta, dove i pontefici hanno cercato un rifugio tranquillo in cui riflettere e riposare.
Questo giardino per tanti secoli riservato e segreto, oggi si apre ai visitatori di tutto il mondo.
Ufficio in Piazza Pio XII, n. 9 (nei pressi di Piazza San Pietro)
Come raggiungerci:
INFORMAZIONI DI SERVIZIO
È obbligatorio prenotare data e ora della visita.
La visita è disponibile tutti i giorni escluso la domenica e le festività vaticane, con partenza ai seguenti orari:
dal 01.01.2020 al 28.03.2020 ore 11:45
dal 30.03.2020 al 31.10.2020 ore 10:00 e 11:00
LINGUE DISPONIBILI A BORDO
Italiano, Inglese, Spagnolo, Tedesco, Francese, Portoghese, Russo
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FESTIVITÀ VATICANE
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PUNTO D’INCONTRO:
Presentarsi almeno 15 minuti prima dell'orario di prenotazione, presso il nostro ufficio situato in Piazza Pio XII, 9
INDICAZIONI UTILI
Nel cuore dei Giardini Vaticani troviamo una fedele riproduzione della Grotta dì Lourdes.
E’ un dono offerto a Leone XIII nel 1902 dal Vescovo della diocesi alla quale appartiene Lourdes.
L'altare al suo centro è l’originale, quello che è stato nella grotta a Lourdes per 100 lunghi anni. Nel 1958 fu donato a Papa Giovanni XXIII.
Qui i papi si raccolgono in preghiera e vi celebrano la Santa Messa in particolari ricorrenze mariane. Benedetto XVI si ferma spesso qui in preghiera nel corso delle sue passeggiate.
In occasioni particolari, gruppi di fedeli salgono alla grotta di sera e centinaia di flambeaux, le candele usate a Lourdes nelle grandi processioni sulla grande spianata del santuario, illuminano i viali dei giardini vaticani.
nascondiLa Casina di Pio IV è un gioiello dell’architettura rinascimentale costruito da Pirro Ligorio, architetto di giardini e ingegnere idraulico, al quale si deve anche la famosa Villa d'Este a Tivoli.
Alcuni eleganti padiglioni decorati con affreschi, stucchi e mosaici si raccolgono intorno ad un ninfeo centrale impreziosito da fontane ornate di statue.
L’acqua che zampilla dalle fontane e l’ombra di antichi plurisecolari pini, creano un luogo ideale per vincere il caldo delle estati romane.
Oggi la Casina è sede della Pontificia Accademia delle Scienze e di quella per le Scienze Sociali.
nascondiSin dai tempi antichi, Roma è stata la città dove l’acqua ha rallegrato in tanti modi la vita dei suoi abitanti. I pontefici, in particolare dal 500 in poi, hanno continuato a donare alla città l’acqua come bene per la vita ma anche come gioia per gli occhi.
Il poeta inglese Shelley scrisse nel suo diario: "Bastano le fontane per giustificare un viaggio a Roma".
E nel cuore del Vaticano non potevano mancare le fontane, luogo di ristoro del corpo e dell’anima, dove poter sostare e meditare.
Per questa fontana l’architetto l'olandese Giovanni Vasanzio, su incarico di Paolo V Borghese ai primi del 600, ha ricreato un ambiente particolare: una serie di ombrose grotte coperte di muschio e piante rampicanti. Piccole cascate, tritoni e draghi alati alimentano con i loro getti d’acqua la grande vasca centrale dalla quale emergono le teste di due ninfe.
In alto una grande aquila domina sulla fontana. Draghi e aquile sono simboli araldici della famiglia Borghese.
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