In uno dei quartieri storici dell’Urbe, attiguo alla Basilica di San Giovanni in Laterano, “Mater et Caput” di tutte le chiese di Roma e del mondo, si erge il Palazzo Lateranense, sede papale e residenza ufficiale dei Pontefici per molti secoli. Più volte danneggiato nel corso dei secoli, da terremoti, scorrerie e invasioni, e puntualmente restaurato, fu devastato da un incendio nel 1308: così, al rientro del papato a Roma nel 1377 dopo la cattività avignonese, i pontefici fissarono la loro residenza al Vaticano.
Esso, seppure non più abitato, continuerà però a mantenere intatta anche nei secoli successivi la sua prerogativa di Patriarchium, ossia di Sede del Vescovo di Roma, da sempre infatti, tutti i papi eletti al soglio di Pietro celebrano la loro presa di possesso nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
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It is the largest room in the papal apartment and takes its name from the depictions on the vault, which, divided into five compartments, presents episodes from the life of Daniel, the last of the four great prophets who anticipated the coming of Christ.
The private apartment consists of four very austere furnished rooms: dining room, bedroom with bathroom, library and antechamber, and the Chapel. In his private rooms, the Supreme Pontiff is reminded that he is a poor priest, a priest in the service of God and His Church: Servus servorum Dei
The ceilings are from the Sistine age and the victorious theme of the Resurrection of Our Lord is celebrated. The rich majolica floor, with a vaguely Renaissance taste, belongs to modern Italian production and was installed during the profound restoration of the entire Palazzo in the early 1960s.
