Non tutti sanno che, a pochi dalla basilica di S. Paolo, nella verde cornice del parco comunale delle Sette Chiese si celano le meraviglie della catacomba di Commodilla. Un entusiasmante viaggio nella pittura paleocristiana, dove troverete il ritratto di una illustre committente: Turtura.
La catacomba di Commodilla prende il nome dalla matrona romana che donò il terreno per l’edificazione del cimitero.
La catacomba accolse le spoglie dei Santi Felice e Adautto, martirizzati agli inizi del IV secolo, al tempo dell’imperatore Diocleziano. La loro sepoltura diverrà il clou monumentale del complesso, come dimostra la creazione di una basilichetta sotterranea.
Su una parete della basilichetta venne realizzato l’affresco più celebre del complesso, ossia la cosiddetta Madonna di Turtura, dove la Madre di Dio con il Bambino in grembo è affiancata dai Santi Felice e Adautto. Quest’ultimo introduce al cospetto della Vergine l’anziana defunta, dando vita a uno dei vertici della produzione artistica della Roma sotterranea cristiana.
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Visitare la catacomba di Commodilla permette di apprezzare alcune delle manifestazioni pittoriche più rilevanti della Roma cristiana antica e di immergersi nei valori e nelle consuetudini dei primi cristiani, nella loro pietà per i defunti, serenamente illuminata dalla certezza della resurrezione.