Le catacombe sono aree sotterranee che nascono tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C., adibite alla sepoltura e alla commemorazione funebre dei membri della comunità cristiana.
Questi sepolcreti venivano scavati principalmente nel tufo e nella pozzolana, come pure in altre tipologie di terreno caratterizzate da facilità nella lavorazione e grande resistenza, tali da garantire la creazione di complessi sistemi di gallerie e cubicoli strutturati su diversi piani.
Alcuni di questi ambienti sono riccamente decorati, altri hanno ospitato le tombe dei martiri che nel corso del medioevo hanno attirato la devozione di numerosi pellegrini.
La Catacomba di S. Callisto si estende tra la via Appia Antica e la via Ardeatina ed è, secondo le fonti, il più antico cimitero ufficiale della comunità cristiana di Roma.
Il complesso prende nome dal diacono Callisto che, sotto papa Zefirino (199-217), fu preposto all’amministrazione del cimitero e che, divenuto papa (217-222), lo ingrandì notevolmente.
Il complesso cimiteriale si sviluppa in alcuni punti anche su cinque piani e le sue gallerie hanno uno sviluppo di oltre 10 chilometri.
Nel 1854 l’archeologo Giovanni Battista de Rossi scoprì la cripta dei papi, che accolse le sepolture dei pontefici che regnarono tra il 230 e il 283. In questa tomba furono sepolti ben nove papi e tre vescovi. In un ambiente contiguo si trova la sepoltura di S. Cecilia, una matrona romana che la tradizione ricorda come colei che si preoccupò di dare degna sepoltura a tanti martiri romani.
Uno dei nuclei più antichi del complesso cimiteriale è la cripta di Lucina, dove fu sepolto papa Cornelio, morto martire nel 253. In un vicino cubicolo vi sono alcuni fra i più antichi affreschi delle catacombe romane (fine del II - inizi del III secolo): sul soffitto un Buon Pastore con degli oranti e, sulla parete di fondo, due pesci con un cestino di pani sul dorso, simbolo dell'eucaristia.
Un’altra regione antica è la cosiddetta “Area I” ove si collocano i cubicoli “dei sacramenti”, perché i soggetti delle pitture che li decorano si pensava un tempo alludessero al Battesimo e all’Eucarestia.
Biglietto intero € 12,00 (Biglietto € 10.00 + Diritti di prenotazione € 2,00)
Biglietto ridotto € 9,00 (Biglietto € 7.00 + Diritti di prenotazione € 2,00)
Biglietto gratuito
Lingue disponibili: Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco.
Per altri orari e giorni disponibili scrivere a info@omniavaticanrome.org
SAN CALLISTO
Indirizzo: Via Appia Antica, 110
Dalla Stazione Termini:
O nosso compromisso é oferecer aos peregrinos e visitantes, através das catacumbas, uma experiência de comunhão com os testemunhos das primeiras comunidades cristãs, que contam e ilustram, de forma extremamente sugestiva, as raízes da fé e o horizonte da esperança cristã.
Mons. Pasquale Iacobone
Presidente da Pontifícia Comissão de Arqueologia Sacra
A cripta dos papas é uma sala retangular iluminada por uma grande clarabóia, com nichos e nichos para sarcófagos obtidos nas paredes laterais.
Na parede do fundo, uma laje de mármore, remontada pelo arqueólogo Giovanni Battista de Rossi, traz gravado um poema composto pelo Papa Dâmaso (366-384) em homenagem aos bispos colocados na catacumba.
Os cubículos "dos sacramentos" conservam pinturas datadas da primeira metade do século III, que representam cenas do profeta Jonas, a cura do paralítico, a ressurreição de Lázaro, o batismo de Jesus e cenas do banquete.
Também ricamente decorados são os cubículos frontais do Papa Milcíades e das Estações, com representações que recordam os temas característicos das mais antigas pinturas romanas.
Mais dois cubículos preservam os enterros de dois outros papas, Caio e Eusébio. No túmulo deste último vemos a laje monumental com inscrição que o Papa Dâmaso lhe dedicou.
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