Le catacombe sono aree sotterranee che nascono tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C., adibite alla sepoltura e alla commemorazione funebre dei membri della comunità cristiana. Questi sepolcreti venivano scavati principalmente nel tufo e nella pozzolana, come pure in altre tipologie di terreno caratterizzate da facilità nella lavorazione e grande resistenza, tali da garantire la creazione di complessi sistemi di gallerie e cubicoli strutturati su diversi piani.
Alcuni di questi ambienti sono riccamente decorati, altri hanno ospitato le tombe dei martiri che nel corso del medioevo hanno attirato la devozione di numerosi pellegrini.
Sant' Agnese è una martire romana assai celebre e venerata: vi sono buoni elementi per crederla martire al tempo di Decio o di Valeriano, anche se alcuni la ritengono vittima della persecuzione di Diocleziano.
Morì a soli 12 anni: papa Damaso riferisce di un rogo in cui la santa si sarebbe gettata. Dopo il martirio, il corpo della piccola Agnese fu deposto in un ipogeo di proprietà della sua famiglia, sulla sinistra della via Nomentana, ove già esisteva una necropoli di superficie con tombe singole e mausolei.
Da questo ipogeo originario, con l’inserimento della tomba venerata, si svilupperà ben presto nel sottosuolo una vasta rete catacombale comunitaria.
Oggetto di particolare attenzione fu la tomba di Agnese che al tempo di papa Liberio (352-366) fu ornata con lastre di marmo: una di queste lastre è probabilmente quella esposta attualmente nello scalone d’ingresso della Basilica onoriana e che rappresenta una giovanetta in atteggiamento di orante fra due pannelli con motivo geometrico.
Anche papa Damaso (366-384) intervenne sul sepolcro di Agnese: l’iscrizione che dedicò alla martire è oggi affissa nello scalone.
La profonda devozione che nutrirono nei secoli i romani per la giovane martire concorse ad abbellirne il suo santuario con una serie di edifici in superficie.
A poca distanza dalla sepoltura venerata della martire, forse in un terreno di proprietà imperiale, fu realizzata per volere di Costantina (o Costanza), figlia dell’imperatore Costantino e grande devota di Agnese, una Basilica a forma di circo romano con atrio.
Onorio I (625-638) innalzò l’attuale Basilica sulla via Nomentana che si presenta seminterrata, raggiungibile dal maestoso scalone; l’interno, preceduto da nartece, è a tre navate, al di sopra delle quali corre un matroneo.
Il mosaico del catino absidale è una splendida testimonianza dell’arte musiva romana altomedievale: rappresenta Agnese tra papa Onorio, che reca in mano un modellino della chiesa, e, probabilmente, papa Simmaco.
Biglietto intero € 12,00 (Biglietto € 10,00 + Diritti di prenotazione € 2,00)
Biglietto ridotto € 9,00 (Biglietto € 7,00 + Diritti di prenotazione € 2,00)
Biglietto gratuito
Lingue disponibili per le visite guidate: Italiano,Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco
Per altri orari e giorni disponibili scrivere a info@omniavaticanrome.org
SANT'AGNESE
Indirizzo: Via Nomentana, 349 / La biglietteria si trova in Via di S.Agnese, 3
Nuestro compromiso es ofrecer a peregrinos y visitantes, a través de las catacumbas, una experiencia de comunión con los testimonios de las primeras comunidades cristianas, que narran e ilustran, de manera sumamente sugerente, las raíces de la fe y el horizonte de la esperanza cristiana.
Mons. Pasquale Iacobone
Presidente de la Pontificia Comisión de Arqueología Sagrada
En la catacumba de Santa Inés, la primera región, en el lado izquierdo de la basílica, es donde se encontraba la tumba de Inés, un lugar que siempre ha sido reverenciado y donde, aún hoy, es posible ver la urna con las reliquias de la mártir. Saliendo de la visita a la catacumba, se pasa por la Basílica del Papa Honorio con el mosaico del ábside del siglo VI que inmortaliza a la joven mártir entre el Papa comitente y su predecesor Símaco.
Caminando por la amplia escalinata, a lo largo de cuyas paredes se pueden admirar diversos hallazgos de las salas subterráneas, se llega a la superficie donde se encuentran los restos de la Basílica constantiniana, de la que solo se conservan los muros, con la curva absidal, perforada por ventanas y el Mausoleo que Constantino erigió como su entierro. El monumento es rico en mosaicos que datan del siglo IV, entre los ejemplos más antiguos de este arte en Roma.
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